Air War
La battaglia tra i candidati per ottenere la maggior quantità possibile di pubblicità in televisione e alla radio. Negli ultimi anni è cresciuta l'importanza delle pubblicità online, che sono più economiche e possono essere più mirate.
Balancing the Ticket
Quando il candidato alla presidenza sceglie un candidato alla vicepresidenza le cui qualità bilanciano le debolezze percepite del candidato. Nel 2008, ad esempio, Barack Obama, considerato giovane e relativamente inesperto, ha scelto il senatore veterano Joe Biden come compagno di corsa.
Battleground State
Stato "campo di battaglia": Un grande Stato con un elettorato diviso in modo relativamente uniforme tra democratici e repubblicani, così chiamato perché i candidati vi dedicano una quantità sproporzionata di tempo e denaro per la campagna elettorale.Tra i tradizionali Stati "battleground" vi sono la Florida, l'Ohio e la Pennsylvania, che dispongono rispettivamente di 29, 18 e 20 voti elettorali.
Bellweather State
Un bellwether state è uno stato che tende a riflettere le tendenze della nazione nel suo insieme. Per esempio uno stato che alle presidenziali vota sempre per chi poi finisce alla Casa Bianca. Il record migliore in questo senso lo hanno Ohio e Florida, che solo in due casi hanno votato per il candidato perdente. Da cui il detto: As goes Ohio, so goes the nation– dove va l’Ohio, va anche l’intera nazione.
Bundler
Una persona che raccoglie ("bundle") contributi alla campagna di un candidato dalla sua rete di amici e soci in affari. I bundler, che sono spesso ricchi e ben collegati, svolgono un ruolo cruciale nella finanza delle campagne: è vietato dalla legge federale di donare più di 2.000 dollari (una persona) per elezione a un candidato. Ma possono aumentare la loro influenza fornendo al candidato assegni che hanno sollecitato dai loro associati e conoscenti. I bundler d'élite per le campagne del 2000 e del 2004 del presidente George W. Bush sono stati soprannominati Rangers and Pioneers, un segno del loro status.
Potremmo tradurlo con “cammino elettorale”. È il percorso che porta i candidati attraverso vari luoghi ed eventi nel tentativo di autopromuoversi.
Capitol
Campidoglio - la sede del Congresso a Washington DC.Costruito in gran parte in marmo bianco, ospita sia il Senato che la Camera dei Rappresentanti. I gradini del Campidoglio sono tradizionalmente il palcoscenico per l'inaugurazione dei presidenti il 20 gennaio successivo a un anno elettorale.
Caucus
Come richiesto dal sistema elettorale statunitense, nella prima metà del 2024 sia il partito Repubblicano che quello Democratico organizzeranno, in tutti gli oltre 50 stati e territori degli Stati Uniti, le elezioni primarie per scegliere il proprio candidato alle presidenziali. È un processo piuttosto lungo, che inizia il 15 gennaio e terminerà ufficialmente tra luglio e agosto, quando si terranno le grandi convention nazionali nelle quali i partiti annunceranno ufficialmente il proprio candidato.In base ai voti ricevuti alle primarie nei vari stati, a ogni candidato viene assegnato un certo numero di delegati: alle convention estive saranno questi delegati a decidere il vincitore. Nel caso del partito Repubblicano il metodo di assegnazione dei delegati varia da stato a stato, mentre i Democratici seguono sempre il metodo proporzionale. In ogni caso il ruolo dei delegati è più che altro formale, e quasi sempre i candidati dei vari partiti alle presidenziali diventano chiari ben prima dell’estate.Il voto si può svolgere in due modi: con delle primarie vere e proprie, oppure con i caucus. Le primarie sono il metodo più diffuso, scelto da circa 40 stati su 50. Funzionano in modo simile a quello a cui siamo abituati in Italia: gli elettori vanno al seggio a loro assegnato, ricevono una scheda elettorale e votano per il candidato che preferiscono, poi restituiscono la scheda agli scrutinatori. In alternativa è possibile votare per posta.
L’atto deliberato di privare qualcuno del diritto di voto. Gli Stati Uniti hanno una lunga storia in questo senso, che ha spesso a che fare con i tentativi di limitare l’accesso alla rappresentanza delle minoranze razziali.
Il complicato sistema elettorale americano per eleggere il presidente. Quello in cui ogni stato assegna un numero variabile di grandi elettori per un totale di 538. Chi arriva prima a 270 vince.
Fare flip flop significa cambiare continuamente o completamente posizione su uno specifico tema. Non il massimo per un candidato. L’ultima volta che il termine divenne centrale in una campagna presidenziale era il 2004. John Kerry fu accusato di aver cambiato idea sulla guerra in Iraq, sul commercio internazionale, sull’affirmative action e su molte altre cose.
Il ground game è tutta la rete organizzativa dei partiti sul territorio. Include la promozione dei candidati con metodi tipo porta a porta e le campagne per portare a votare più persone possibile. È il contrario dell’air game, che invece consiste dei vari spot in TV, radio, online, etc.
Sono i soldi versati in forma di contributo alla campagna del candidato di turno. L’hard money è altamente regolamentato. Per esempio un singolo individuo non può versare più di 2.800 dollari per candidato a ciclo elettorale. Altra cosa è il soft money: le generiche donazioni ai partiti, che invece non hanno limiti.
Neocon
Forma abbreviata per neoconservatives. Denominazione assunta da alcuni intellettuali americani (il primo fu I. Kristol, n. 1920) che durante gli anni Settanta del 20° sec. assunsero posizioni critiche verso la sinistra (da cui provenivano). A differenza dei conservatori 'tradizionali', non sono isolazionisti in politica estera, né rigidamente liberisti in politica economica (sono favorevoli, per esempio, a politiche di deficit spending, cioè a usare il deficit del bilancio statale come mezzo per stimolare l’economia). La loro notorietà è legata alla politica estera adottata dal presidente G.W. Bush dopo gli attentati dell'11 settembre 2001: ai neocon viene infatti attribuita la paternità della teoria dell'esportazione della democrazia nel mondo (in funzione antiterroristica), ricorrendo anche all'intervento militare per rovesciare regimi dittatoriali.
Lame Duck
Viene definito anatra zoppa un personaggio che, pur occupando una carica politica e/o istituzionale elettiva avendone pieno diritto, non sia ritenuto del tutto in grado di esercitare il relativo potere per motivi istituzionali:
Negli Stati Uniti e in Australial l’epoteto lame duck viene adoperato in diverse situazioni. Nel lessico giornalistico italiano l'espressione corrispondente viene di solito riferita esclusivamente al Presidente degli Stati Uniti che non detiene la maggioranza al Congresso oppure alla condizione in cui, dopo le elezioni presidenziali, si trova il presidente uscente e non rieletto nel periodo di tempo che intercorre fra la tornata elettorale (a novembre) e l'effettivo insediamento del successore (nel gennaio successivo).
MAGA (Make America Great Again).
Acronimo (“Rendiamo di nuovo grande l’America"), derivato dalla locuzione “Let’s Make America Great Again” già utilizzata da R. Reagan e H.W. Bush nella campagna elettorale del 1980 e ripresa da D. Trump a partire dal 2012, con cui si designa il movimento di supporto politico all'ex presidente repubblicano in vista delle elezioni del novembre 2024. Lo slogan, che ha dato nome al brand di gadget diffusi nella base elettorale per la campagna di Trump del 2016, sintetizza efficacemente l’ideologia populista e ultranazionalista del movimento, contrapponendo una presunta identità collettiva statunitense a ogni forma di diversità etnica e culturale e delegittimando politicamente e moralmente le forze di opposizione. Le implicazioni programmatiche di tale assetto ideologico sono costituite da strategie isolazioniste e protezioniste a danno dei principali competitori commerciali, dalla negazione dei diritti civili alle categorie identificate come “altre” e dalla dismissione delle politiche sociali e di tutela ambientale contro cui Trump ha già assunto posizioni nette nel corso della sua presidenza. Il movimento, che mira inoltre alla delegittimazione delle istituzioni federali proseguendo l'azione sistematica intrapresa dai sostenitori delle teorie cospirazioniste di QAnon, converge intorno alla figura del candidato alla vicepresidenza J. D. Vance rappresentante dell'ala estremista del partito e sorta di alter ego di Trump, impostosi tra le fila del movimento alimentando le ansie generiche della classe media e indirizzandole verso obiettivi unilateralisti e e xenofobi.
PAC
Political Action Committee. Sono gruppi privati che servono a raccogliere soldi per finanziare i candidati, e di fatto ad aggirare le norme sui limiti per le contribuzioni individuali (vd Hard Money).
RINO
Nella politica statunitense, Republican In Name Only (lett. "repubblicano solo di nome") è un termine peggiorativo usato per descrivere i politici del Partito Repubblicano ritenuti non sufficientemente fedeli al partito o disallineati rispetto all'ideologia del partito. Termini simili sono stati usati già all'inizio del 1900, tuttavia l'acronimo RINO è diventato popolare solo negli anni '90. Presidente Donald Trump lo usa per descrivere i suoi critici all'interno del Partito Repubblicano.
Quagmire [ˈkwægmaɪər]
Quagmire (bog, marsh) significa pantano. In generale ogni situazione o argomento da cui sembra impossibile venir fuori e per cui si pagherà di certo un prezzo politico. Viene spesso usato in riferimento alle missioni militari degli Stati Uniti all’estero. Il pantano politico americano per eccellenza è – senza dubbio – il Vietnam.
Rust Belt
Letteralmente significa “cintura di ruggine”. Il termine si riferisce a una regione degli Stati Uniti che va più o meno dall’area centrale dello stato di New York al Wisconsin sudorientale. La chiamano così perché si tratta della parte del paese che più ha sofferto la deindustrializzazione degli ultimi decenni. Comprende i tre stati che hanno deciso l’elezione del 2016: Pennsylvania, Michigan e appunto Wisconsin.
Swing State
All’interno dell’Electoral College ci sono una maggioranza di stati che possiamo assegnare all’uno o all’altro candidato ancora prima di cominciare, quindi la vera partita si gioca solo in un ristretto gruppo di stati in bilico: gli swing state appunto. Sono quelli da seguire per capire dove andrà l’elezione e su cui i candidati concentrano la maggior parte delle loro risorse. Altre espressioni molto popolari per dire la stessa cosa sono purple state (stati viola, perché né completamente rossi come i Repubblicani e né totalmente blu come i Democratici) o battleground state(campi di battaglia).
Ticket
Il ticket è la coppia candidato presidente/candidato vicepresidente che rappresenta un dato partito. Le persone nello stesso ticket vengono elette insieme.
Unfinished Business
È un’espressione molto comune per giustificare una ricandidatura. Significa che il lavoro non è finito, che rimangono un sacco di faccende da sbrigare.
Voter Surpression
Le pratiche di voter suppression hanno il fine di scoraggiare, rendere meno accessibile o addirittura impedire il voto a gruppi o singole persone che in teoria il diritto di votare lo avrebbero. Un fenomeno legato a quello del disenfrachisement, che è appunto una delle tante pratiche possibili di voter suppression(vd sopra). Negli Stati Uniti queste pratiche sono indirizzate per lo più alle minoranze razziali, e come detto sono una sorta di tradizione.
Wedge Isdue
Le issue sono le varie questioni che si discutono in campagna elettorale. I temi che orientano l’elettorato. Sanità, riforma del sistema di giustizia penale, lotta al cambiamento climatico. Cose così. Una wedge issue è una questione particolarmente divisiva all’interno di un partito che il partito avversario tira fuori di continuo con l’intento di far più danni possibile sull’altra sponda. Un po’ come sta cercando di fare Trump in Pennsylvania con il fracking.
Mr X
Stando al Dizionario Politico di William Safire, l’unica parola o espressione della politica americana che include un nome che comincia per X è Mister X. Un nomignolo usatissimo anche da noi e che quindi non credo di dover approfondire ulteriormente.
Youth Vote
L’elettorato giovane, un segmento demografico che vota a maggioranza democratico ma che al contempo tende a votare poco. Quest’anno è tra i gruppi da osservare con maggior attenzione.
Zinger
Lo zinger è una frase a effetto, perfetto per dibattiti tra candidati o discorsi politici in genere. Spesso usato per chiudere un argomento o un comizio con qualcosa che rimanga in testa. Example: “Donald Trump hit back at President Joe Biden for calling his MAGA supporters 'garbage' with a spectacular nine-word zinger.”